Padula – Certosa di San Lorenzo

La nascita della cittadina avviene tra il IX-X secolo. Alla crescita di Padula contribuì l’influenza dei monaci Basiliani, testimonianza la chiesa di S. Nicola alle Donne e i ruderi dell’antico Monastero di San Nicola al Torone. Nel 1926 Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, entrò in possesso della cittadina. Affascinato da un sito in cui sorgeva la Grancia di San Lorenzo dell’Abate di Montevergine, ottenne dall’Abate Guglielmo tutti i beni della Grancia per donarli ai Certosini di S. Brunone con atto stipulato nel 1306. In quegli anni cominciava a sorgere il primo nucleo della Certosa, che con il passare dei secoli assunse le grandiose dimensioni che oggi conosciamo come la Certosa di San Lorenzo. I Certosini lasciarono Padula nel 1807 durante il decennio francese del Regno di Napoli e furono privati di tutti i loro possessi.

La certosa di San Lorenzo, conosciuta anche come la Certosa di Padula, è il più vasto complesso monastico dell’Italia Meridionale e uno tra i più importanti d’Europa. I lavori di costruzioni iniziati per volontà di Sanseverino, sono proseguiti con ampliamenti e ristrutturazioni fino al XIX secolo. La Certosa ha una Corte Esterna detta anche Casa Bassa di dimensioni rettangolari intorno al quale vi erano inserite le attività produttive. La maestosa facciata di stile barocco ha in basso al lato sinistro le statue dei santi Lorenzo e Pietro, alla destra Paolo e Bruno, in alto vi sono le figure dei 4 evangelisti.

Il Chiostro  della Foresteria è composto da un portico con fontana al centro e un loggiato dal quale si eleva la torre dell’orologio.La chiesa decorata con stucchi dorati con influenza settecentesca si sovrappongono ad una struttura trecentesca. Vi sono una serie di Cappelle laterali dove si trova la Sala del Capitolo, la Cappella del Tesoro e la Cappella del Fondatore. Da ammirare i tavoli di lavoro in pietra e la cappa enorme dell’antico bollitore.

Il Chiostro Grande con circa quindicimila metri quadrati di superficie si sviluppa su due livelli e risulta essere tra i maggiori d’Europa. Costruito nel 1583 sulle basi di un chiostro già esistente, al centro vi è collocata una fontana a forma di coppa realizzata in pietra nel 1640.

 

Lo Scalone ellittico a doppia rampa unisce i due livelli del Chiostro Grande illuminato dai suoi sette grandi finestroni è l’ultima opera che i padri riuscirono a vedere realizzati prima delle soppressioni francesi.

IL Battistero paleocristiano di San Giovanni in Fonte, costruito nei primi secoli del Cristianesimo, è unico nel suo genere, in cui veniva utilizzata l’acqua battesimale attingendola direttamente dalla sorgiva sulla quale esso sorge. Il Battistero, posto ai confini tra Padula e Sala Consilina, è certamente tra i monumenti più suggestivi. Ritenuto dagli antichi un battistero miracoloso, vi accorrevano folle di fedeli da tutte le parti per assistere al miracolo delle acque.